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MERCATO DELLE IDEE

VALORIZZAZIONE E COMUNICAZIONE

I beni culturali sono tutti quei patrimoni archeologici, letterari, artistici, etnologici o antropologici che ogni nazione possiede, e che sono stati frutto del talento dell’uomo. Un bene culturale può essere quindi definito sotto 2 categorie:

  • Bene materiale se è fisicamente tangibile, ad esempio: un dipinto, una statua, un monumento;
  • Bene immateriale nel caso in cui non è fisicamente tangibile, ad esempio: una lingua, un dialetto, una manifestazione folkloristica o una ricetta della tradizione popolare;

Queste due generiche definizioni hanno trovato adempimento nel diritto pubblico internazionale:

Questa convenzione considera suscettibile a protezione soltanto il patrimonio culturale immateriale compatibile con gli strumenti internazionali esistenti nel campo dei diritti umani, con le esigenze di mutuo rispetto fra le comunità, gruppi ed individui e con lo sviluppo sostenibile.

Oggigiorno il sempre crescente divulgarsi di nuove tecnologie e l’avanzare di nuove modalità creative di comunicazione induce ad una nuova definizione degli spazi e delle modalità di pubblicizzazione del patrimonio culturale nazionale. Per questo motivo le forme di comunicazione tradizionali, che di prassi l’Amministrazione adotta, non sono più efficaci, ed è pertanto necessario rivolgere lo sguardo verso i cosiddetti new media «capaci di raggiungere ampie fasce di pubblico senza limiti spazio-temporali».

Si deve quindi pensare ad un radicale svecchiamento delle prassi seguite dalle Amministrazioni Pubbliche, senza prescindere dalla forza comunicativa dei medesimi e dall’ impatto immediato che hanno nelle fasce di popolazione più giovani e tendenzialmente più restie alla fruizione culturale di ogni specie.

Le nuove generazioni sono coinvolte in processi di massificazione che aprono lo sguardo verso un mondo sempre più informatizzato in cui la divulgazione di dati è ormai massiccia. Da ciò ne consegue, una maggiore varietà di linguaggi ed una crescente capacità critica di quantificazione e qualificazione delle informazioni.

Questi nuovi spazi mediatici e le arene di discussione che da essi ne conseguono possono essere individuati fra i più importanti canali di divulgazione del sapere e della cultura tanto quanto di diffusione e promozione di un patrimonio culturale sito su un territorio specifico;  l’ apertura verso un pubblico di dimensioni non quantificabili da la possibilità a tutti i soggetti partecipanti di contribuire alla costruzione di nuovi processi di valorizzazione attraverso la messa in comune del patrimonio personale delle idee, mettendo così a frutto i propri talenti e le diverse attitudini.

A cura di G. Meli

 

2 risposte a “MERCATO DELLE IDEE

  1. Luca Befumo

    13/06/2013 at 17:02

    Un mio pensiero sulla definizione di Beni Culturali del 2003 ovvero esattamente 10 anni fà…”Per definizione i Beni Culturali sono tutte quelle opere che rappresentano un epoca e che hanno valore nel tempo.” L’Italia è la capitale mondiale del “Bene Culturale”,con il suo immenso patrimonio storico,artistico,culturale ed ambientale,che non ha eguali nel mondo. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura,tutela il paesaggio e il patrimonio storico ed artistico dello Sato (art.9 della Costituzione).Roma,Firenze,Napoli,la Sicilia, il Paese tutto è ricchissimo di piazze,monumenti,chiese,castelli,ville,giardini,palazzi nelle cui sale si conservano dipinti e scultori di ogni epoca. Il mio pensiero però si ferma alla Sicilia,la terra del sole,del mare,della sua immensa storia e cultura,ma anche della mafia,del malaffare,del cemento selvaggio,di Priolo e Gela,ma sopratutto la mia Terra. Credere in una Rivoluzione Culturale in questa Regione sembra un pensiero utopistico,ma bisogna crederci. Valorizzare,rendere fruibili i nostri “Beni Culturali”,insistere in un azione diretta ad un forte senso di “Appartenenza” che ci consenta di sconfiggere la cultura del clientelismo puro portatore di degrado ed inefficienza e disfunzioni nella gestione del nostro patrimonio storico culturale e non solo. Luca Befumo 2003.

     
  2. Rosanna Marchese

    25/06/2013 at 18:11

    Ed è proprio il senso di “appartenza” che deve darci la forza di buttar giù le nostre idee. Vivere in una terra come la nostra significa possedere un’ infinità di carismi e l’originalità di ogni popolo e di ogni cultura che ci ha dominati. Bisogna avere sempre il coraggio di scommettere sulle nostre capacità e sui nostri talenti!!!

     

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